Facciamo un po’ di chiarezza in merito al DL n.73 del 25 maggio scorso- Sostegni Bis- che ha predisposto un contributo al fine d’integrare il mancato reddito per le imprese apistiche a seguito delle calamità dell’aprile (gelate), maggio ed inizio giugno(piovosità eccessiva).

Per fare ciò andiamo con ordine e seguiamo il processo temporale che ha determinato il Decreto legge in questione. In conseguenza delle note gelate dell’aprile scorso questo Consorzio si è, prontamente, premurato di segnalare alla Regione la profonda crisi del settore apistico richiedendo, a gran voce , lo stato di calamità per tutto il comparto. Successivamente, sempre questo Consorzio, dopo l’approvazione di un emendamento, ad hoc, per l’apicoltura per ottenere un’ integrazione al reddito, si è preoccupato di richiedere alla Regione di predisporre la declaratoria dello stato di calamità chiedendo, altresì, d’individuare il territorio interessato all’evento calamitoso.

Orbene il Decreto in esame è stato approvato, è stato predisposto un fondo dedicato all’Apicoltura (5 milioni di euro!) e la nostra Regione ha regolarmente presentato la declaratoria per lo stato di calamità, nonché la determinazione dei Comuni che, nei giorni 7 ed 8 aprile, sono stati interessati alle gelate che hanno, pesantemente, compromesso la flora arborea, arbustiva e , pure, la vegetazione spontanea.

Visto quanto sopra questo Consorzio ha, nuovamente sentito la Regione e ricevendo ancora una risposta evasiva ha sentito il dott. Giuseppe Cefalo, Presidente UNAAPI, il quale ha dato precise istruzioni in merito, che ora vengono evidenziate.

Ogni Impresa Apistica in possesso della partita IVA agricola (codice Ateco 01.49.30), con iscrizione alla CCIAA e titolare di fascicolo aziendale, che detiene alveari che insistono sul territorio dei Comuni espressamente elencati nella declaratoria regionale  (vedasi G.U. n. 206 del 28 agosto ’21, alle pag. 147 e 148), possono fare domanda alla Regione per poter beneficiare dei contributi statali, previsti per integrare la mancata capacità di guadagno dovuta alla pessima stagione apistica (gelate del 7 ed 8 aprile, nonché piovosità eccessiva per tutto il mese di maggio ed inizio giugno). Si ribadisce che il legame etiologico che lega la possibilità di avanzare la domanda è l’esistenza della Declaratoria (e questa c’è anche se non è stato, espressamente, indicata l’attività apistica) ed, anche, avere gli apiari ubicati nei Comuni elencati in tale declaratoria, nonché aver subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile (PLV) aziendale riferita all’anno 2021 rispetto alla PVL media dei tre anni precedenti, includendo, altresì, le altre eventuali produzioni (vegetali e zootecniche).

La domanda va fatta utilizzando il modulo facsimile, che si allega, ed inviata alla Regione entro il 13 di ottobre. Nel caso in cui la Regione dovesse respingere la domanda, la stessa potrà essere inoltrata a questo Consorzio, il quale provvederà a trascriverle su un CD e ad inviarlo all’Associazione UNAAPI che, direttamente, provvederà a presentarle al Ministro. Non sono ammesse le domande delle Aziende iscritte nella banca dati nazionale (BDN) la cui produzione risulta registrata solo per autoconsumo. Si precisa, ancora, che il Ministero si riserva la possibilità di effettuare controlli incrociati dei dati dichiarati dai beneficiari in sede di domanda.

Si allega:

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI – Gazzetta Ufficiale pag. 147 – 148

Facsimile della domanda con prospetto per la dimostrazione del danno superiore al 30%

Il Presidente del Consorzio

                                                                                                                                                              Dott. Luigi Capponi