La situazione climatica delle ultime due settimane, con temperature sopra la media e assenza di precipitazioni, ha contribuito a  una fioritura intensa e prolungata dell’edera con relativa importazione elevata di polline e nettare da parte delle api. Tale situazione contribuisce notevolmente alla stimolazione della deposizione autunnale delle famiglie, molto importante per l’invernamento delle stesse, nel contempo, visto che su tutti gli alveari sono stati rimossi i melari per procedere ai trattamenti anti-varroa, le api stivano il nettare e polline raccolto nella zona adibita normalmente alla deposizione della nuova covata provocando quindi un blocco della deposizione della regina  con la relativa riduzione della popolazione  invernale.

Preciso inoltre che il  miele di edera, a causa dell’elevata percentuale di glucosio superiore al 45%, cristallizza velocemente nei telaini e che è di difficile utilizzo da parte delle api nel periodo invernale e che, per poterlo utilizzare, hanno necessita di acqua e temperatura elevate e quindi risulterebbe utilizzabile solo nella primavera successiva  inoltrata.

Per evitare quindi le sopracitate problematiche, Vi consigliamo di:

1) per coloro che hanno i trattamenti anti-varroa in corso , se possibile sostituire uno o due telaini di miele , in base alla forza della famiglia, con altrettanti  possibilmente già costruiti inserendoli al centro della covata ; se disponibili solo con foglio cereo inserirli al limite della zona di covata; i telaini recuperati sono da immagazzinare in locali privi di umidità per poi essere reinseriti prima dell’invernamento.

2) per coloro che hanno già effettuato suddetti trattamenti con blocco di covata o altri metodi è possibile reinserire i melari con escludi regina per dare modo alle api di liberare il nettare immagazzinato nella zona di covata . Il miele può quindi essere estratto o i telaini si possono utilizzare per la nutrizione in primavera.

Il miele di edera è molto apprezzato, ha un sapore erbaceo che ricorda le foglie di conifera o la liquirizia e una cristallizzazione tenace, pertanto per poterlo estrarre e confezionare, è necessario utilizzare delle particolari tecniche che comportano il riscaldamento dello stesso durante  la deumidificazione, qui sotto potete trovare un articolo che descrive alcune tecniche per la lavorazione .

Il tecnico: Roberto De Cecco

PRODUZIONE ED ESTRAZIONE DEL MIELE DI EDERA