La stagione apistica quest’anno è stata mediamente soddisfacente: le produzioni primaverili pregiate sono state abbastanza buone anche se, a causa del maltempo avvenuto nel periodo di fioritura dell’acacia, in qualche areale della provincia è stata scarsa in quanto il nettare già importato è stato consumato dalle famiglie. Sono andate meglio le produzioni estive soprattutto nella pedemontana e montagna dove l’importazione del polline e nettare di edera è stata quest’anno nella media. In qualche caso si è resa necessaria, nuovamente, la nutrizione di soccorso soprattutto in pianura a causa della scarsità di piante nettarifere con fioriture estive.
Avvelenamenti : fortunatamente durante l’annata non ci sono state segnalazioni.
Orso: abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di danni prodotti dal plantigrado soprattutto in Carnia. Vi rammento che in caso di evento è opportuno fare la segnalazione ai tecnici del Consorzio, i quali provvederanno a inoltrarla al Corpo Forestale Regionale che avvierà la procedura per l’eventuale rimborso del danno.
Infestazione da varroa: dalle visite effettuate abbiamo riscontrato che nella maggior parte degli apiari i blocchi di covata sono avvenuti in modo naturale a causa delle condizioni climatiche Le famiglie risultavano mediamente forti con presenza di api su 6-7 telaini e con scarsa infestazione (verificata con il VEC). Segnaliamo però che in alcuni alveari di uno stesso apiario sono state riscontrate, stranamente, famiglie collassate a causa dell’elevata infestazione del parassita.
Trattamento di fine stagione: le famiglie, nella maggior parte dei casi sono entrate in blocco di covata già nel mese di ottobre, ma vista la situazione climatica di questi ultime settimane, con temperature giornaliere notevolmente sopra la media, è probabile che le regine stiano di nuovo deponendo. Sarebbe quindi opportuno e urgente, per coloro che non lo hanno ancora fatto, procedere con il trattamento di pulizia finale della varroa con acido ossalico. Vi rammento che, per chi utilizza il prodotto gocciolato, sono da utilizzare 5ml di soluzione per ogni interfavo dove sono presenti le api e, per non sprecare il prodotto, evitare di gocciolare negli interfavi vuoti. Nelle ore centrali della giornata possibilmente con temperature superiori a 13 gradi, consigliamo di verificare su 1/2 alveari se vi è eventuale presenza di covata opercolata ove sicuramente sarà presente la maggior parte della varroa. In questo caso è opportuno rimuovere la zona opercolata tagliando la porzione di favo e quindi eseguire il trattamento.
Restringimento del nido: ricordiamo che in questo periodo è opportuno che le famiglie siano ristrette sui soli telaini coperti da api disponendo sui due lati almeno due telai di scorte con miele e polline, lasciando i telaini rimossi nella zona dopo il diaframma.
Scorte: durante il trattamento si consiglia di verificare la presenza di scorte di miele non cristallizzato, in caso integrare, inserendo direttamente sui favi sopra il glomere, un pacco di candito, disporvi sopra un foglio di nylon che farà da raccoglitore di condensa utilizzabile poi dalle api per sciogliere il miele cristallizzato o il candito, e rovesciare quindi il coprifavo.
Infine vi ricordiamo che presso la segreteria del Consorzio è disponibile, anche quest’anno, gratuitamente il calendario 2026 dove sono presenti bellissime fotografie sul mondo delle api, consigli tecnici mensili nonché, visto che il 2026 sarà il 60° anniversario della fondazione del Consorzio, troverete …venite a scoprirlo con i vostri occhi!
Sperando che la prossima stagione apistica sia migliore.Vi porgiamo i nostri migliori auguri di Buone Feste!!!!
Il tecnico: Roberto De Cecco



