La Legge di Bilancio  del 30 dicembre 2021n n. 234 (commi 859,860 ed 862), ai sensi del Decreto Ministeriale del 22/07/2022, n. 0327494, campagna 2021, ha stanziato a favore degli Apicoltori Professionisti e delle forme Associative nazionali risorse pari a 7.750.000 di euro.

Tali risorse sono destinate a finanziare interventi già previsti dall’art. 5, comma 1 lettere d,i ed 1 della legge n.313 del 2004 le cui azioni risultano essere così suddivise:

  • Sostegno alle forme associative di livello nazionale tra apicoltori (UNAAPi, FAI ecc.).
  • Incentivazione dell’impollinazione per mezzo delle api, con erogazione di contributi agli apicoltori che trasportano e trasferiscono famiglie di api presso agricoltori che ne facciano richiesta per l’impollinazione di loro colture arboree od erbacee, sia in campo che in colture protette.
  • Incentivazione alla pratica di allevamento apistico per il mantenimento degli alveari stanziali mediante alimentazione succedanea e del nomadismo, cioè come spostamento degli alveari al fine di seguire la scalarità naturale delle diverse fioriture che si succedono durante la stagione apistica.

Per il punto 1 sono stati stanziati 800.000 euro che verranno destinati per rifinanziare i 4 Centri di Riferimento Tecnico (CRT); mentre per i restanti punti sono stati assegnati, rispettivamente, 6.950.000 euro che verranno così suddivisi:

  • 1.390.000 euro per favorire la pratica dell’impollinazione attraverso un contributo, sulla base del numero degli alveari utilizzati per tale pratica, con un importo pari a 20 euro per ogni famiglia utilizzata.
  • 5.560.000 euro da destinarsi agli apicoltori stanziali e per coloro i quali esercitano il nomadismo. Per tali attività il contributo massimo possibile stanziato sarà di 40 euro ad alveare. Tale aiuto è concesso in regime “de Minimis” di cui al Regolamento UE n. 1408/2013, il cui massimale ad impresa non può superare i 25.000 € nell’arco di 3 esercizi finanziari, comprensivi di tutti gli aiuti pubblici ricevuti a tale titolo (autorità nazionali e regionali).

Le cifre suindicate sono riferite a contribuiti massimi teorici così come previsti dal Decreto, ma potranno diminuire nel caso in cui le domande saranno molte. Per la determinazione dei contributi in questione si farà riferimento per gli apicoltori stanziali e per quelli nomadisti agli alveari dichiarati in Banca Dati Nazionale (BDN) dell’anagrafe apistica al 31/12/2021 ed, inoltre, il dato deve essere conforme con quello riportato nel fascicolo aziendale.

Relativamente al contributo previsto per il servizio impollinazione si farà riferimento agli alveari effettivamente utilizzati.

Chi può fare la domanda? Tutti gli apicoltori che sono registrati in Banca Dati Nazionale nella sezione “Produzione per commercializzazione/Apicoltore Professionista  che producono per la commercializzazione dei loro prodotti (ripeto iscrizione all’IVA, ed essere in possesso del fascicolo aziendale aggiornato) sono esclusi, quindi, gli apicoltori iscritti in BDN per  Autoconsumo. Poiché non è richiesta alcuna iscrizione alla Camera di Commercio possono presentare la domanda anche tutti quegli apicoltori in regime IVA esonerativo (fatturato inferiore a 7.000 €) che per loro scelta e nel rispetto delle norme, non hanno l’iscrizione a tale Camera.

Si precisa che il fascicolo aziendale è un documento obbligatorio e deve essere aggiornato con i dati al 31 dicembre 2021; per coloro i quali non hanno questo documento può essere richiesto direttamente ad un Centro di Assistenza Agricolo (CAA) presente presso la Coldiretti, Confagricoltura e Cia, presentando i seguenti documenti:

  • Fotocopia della carta d’identità, fronte retro
  • Fotocopia tessera sanitaria
  • Copia del certificato di attribuzione della partita IVA
  • Copia eventuale visura camerale (solo per le società)
  • Dichiarazione della Banca con l’indicazione delle coordinate bancarie – IBAN- relative al conto corrente intestato all’azienda.
  • Eventuale consistenza dei terreni: titolo di conduzione (proprietà, affitto ecc) con evidenza delle particelle condotte.
  • Indirizzo di posta certificata PEC

La domanda può essere fatta a partire dal 31 ottobre al 30 novembre c.a. e presentata ad AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Apicoltura) per il tramite di un Centro Assistenza Agricola (CAA) che gestisce il fascicolo aziendale.

Il Presidente

Luigi Capponi