Stagione apistica altalenante con buona importazione di nettare primaverile (tarassaco, acero, ciliegio) e con produzione di miele di acacia sopra la media degli ultimi anni. Poi però, a causa del periodo siccitoso prolungato,si sono avuti blocchi di covata e notevoli problemi nei mesi di giugno e luglio a causa della scarsità di raccolto, soprattutto di polline. Nelle zone montane situazione leggermente migliore con produzioni di tiglio/castagno e millefiori sotto la media, si segnalano inoltre produzioni di miele di melata di tiglio. Negli areali di pianura, dove non erano presenti fioriture importanti, si sono presentati problemi di forti riduzioni delle popolazioni sopratutto dove non sono state fatte nutrizioni di emergenza.

A causa della siccità le fioriture e importazioni di edera sono state molto ridotte e tardive, questo si è quindi ripercosso sullo sviluppo delle popolazioni da invernare, inoltre a causa dell’autunno con temperature notevolmente sopra la media è stato necessario fornire alle famiglie le nutrizioni per reintegro di suddette scorte.

Vi rammento, come al solito, che le famiglie per un invernamento ottimale vanno ristrette utilizzando i diaframmi confinando le api sui soli telaini ricoperti dalle stesse , i telaini in eccesso, anche con scorte, possono essere lasciati oltre i diaframmi stessi.

Nella giornata di sabato 10 dicembre presso l’istituto Bearzi di Udine si è tenuto un incontro tecnico aperto a tutti gli apicoltori con la presenza di  relatori  che hanno descritto l’attuale situazione sulla varroa e le future tecniche per il suo controllo. Si è parlato inoltre della nutrizione di soccorso, della  compilazione dei registri per i trattamenti farmacologici e della nuova normativa per l’etichettatura, vi consiglio vivamente di visionare i filmati e le slide presentate che troverete a breve sul sito del Consorzio.

Come giustamente spiegato nel corso della riunione dal dott. Giovanni Guido dell’ UNAAPI per controllare il livello di infestazione della varroa è necessario mettere in pratica una preventiva strategia di lotta che non si basi solo sull’utilizzo di farmaci veterinari , specialmente quelli di sintesi che iniziano a dare problemi per la scarsa efficacia; ma è necessario adottare sistemi di contenimento utilizzando tecniche apistiche nei periodi giusti (blocchi di covata o asportazione della stessa) previa verifica puntuale del numero di parassiti presenti già nei mesi di giugno e luglio.

Vi segnalo che nella prossima annata sono stati previsti dal Consorzio incontri mandamentali nei quali saranno spiegate alcune di queste tecniche di diagnosi.

Nosema Ceranae:  nel corso del corrente anno sono state fatte , in alcuni apiari della provincia, delle verifiche sul livello di infestazione delle spore in oggetto. Dai prelievi è emersa la presenza sopra la soglia di spore di Nosema Ceranae in alcuni siti del monitoraggio, vi consigliamo quindi , per mantenere sotto controllo la problematica, di effettuare nel corso della primavera e a fine stagione dei trattamenti con integratore APIHERB o similare con le modalità descritte sulle istruzioni stesse.

Varroa: i questionari compilati che abbiamo ricevuto (per i quali vi ringraziamo) hanno evidenziato il fatto che i prodotti di sintesi in strisce (APISTAN e APITRAZ) sembra non abbiano avuto l’efficacia sperata. Per questo è da mettere in preventivo che, già nel corso della prossima stagione apistica , gli apicoltori dovranno attuare una tipologia di lotta integrata  previa verifica dei livelli di presenza dell’acaro.

Vespa Velutina: purtroppo ci sono giunte segnalazioni della presenza del calabrone nella regione Veneto. Nel corso del 2022 abbiamo installato in vari apiari della provincia delle trappole per la verifica della presenza della vespa  e non abbiamo rilevato alcuna cattura, in compenso , probabilmente a causa del clima anomalo, si sono avute notevoli catture di calabroni autoctoni. Infatti diverse segnalazioni sono state fatte dagli apicoltori della presenza degli stessi che catturavano api sui predellini. Per mantenere bassa la presenza di quest’ultimi e per verificare l’eventuale presenza della Vespa Velutina vi richiediamo quindi di installare in tutti gli apiari una o due trappole che costano pochi euro e che, se usate nel periodo primaverile catturando le nuove regine abbasserebbero il numero degli individui potenzialmente dannosi.

Avvelenamenti: fortunatamente , a parte alcuni casi segnalati e non confermati, non abbiamo avuto segnalazioni in merito.

Covata calcificata: non abbiamo avuto segnalazioni di presenze importanti di tale patologia, in ogni caso vi consigliamo di utilizzare , nel corso della primavera , un’integrazione negli sciroppi di nutrizione del principio attivo LISOZIMA, integratore presente nel prodotto APIFORTE o similare.

Il tecnico: Roberto De Cecco

Dicembre 2022