Da parte di alcuni associati giungono, a questo Consorzio, delle richieste per dirimere delle perplessità e delle problematiche relative alla normativa in essere per il contenimento del contagio del Covid, in relazione all’attività apistica. Come già riferito in occasione del lockdown del mese di marzo c.a. si precisa quanto segue:
  • come già comunicato a suo tempo, la Protezione Civile, su esplicita richiesta di questo Consorzio, ha considerato l’apicoltura rientrante nell’ambito dell’agricoltura e, come tale, risulta essere consentita in tutte le sue forme (cura delle api, in quanto animali, acquisti per il nutrimento delle stesse e trattamenti antivarroa), perché rientrante fra le attività permesse dai vari DCPM susseguitesi nel tempo ed anche in quest’ultimo.
  • Inoltre, come già evidenziato nel parere del dott. Andrea Maroni Ponti del Ministero della Salute, sollecitato da Unaapi, anche l’apicoltura esercitata per autoconsumo (hobbisti) viene equiparata a quella esercitata in forma professionale, poiché la mancata gestione degli apiari rischierebbe di causare la perdita del patrimonio apistico, in mancanza di precise tecniche apistiche.

Visto quanto sopra si precisa che tutti gli apicoltori, professionisti ed hobbisti, hanno la possibilità di effettuare spostamenti, anche fuori del proprio Comune di residenza, per poter raggiungere gli apiari ed effettuare le visite necessarie al fine di controllare l’attività delle api e provvedere alla loro sanificazione per la lotta alla varroa (quindi visite e trattamenti fitosanitari). Ovviamente tali uscite andranno limitate alle sole necessità ed adottando tutte le misure di sicurezza per contenere i possibili contagi (mascherine, gel sanificanti e distanziamento fisico).

Giova ricordare che per gli spostamenti al di fuori del Comune di residenza occorrerà compilare il modulo di autocertificazione (comprovate esigenze lavorative) da portare nel proprio automezzo, nonché le certificazioni che attestino lo status di apicoltore (es. COPIA del CENSIMENTO ALVEARI e/o attestazione dell’attività di apicoltura estratta dalla BDA).

Le attestazioni di attività relative ai dati del censimento 2020 sono in fase di inserimento e verranno inviate a tutti gli apicoltori associati dopo la scadenza del 31/12 unitamente ai bollettini ccp per il versamento delle quote sociali 2021; sarà cura della segreteria anticipare a mezzo mail l’attestazione a tutti coloro che nel censimento 2020 hanno indicato l’apertura di nuovi apiari.

Ricordiamo a tutti che, durante l’orario al pubblico, sono attivi sia il numero fisso consortile 0432/295985 che il cellulare del Consorzio 331/9845153.
Copia del censimento alveari, attestazione dell’attività di apicoltura e/o il modulo di autocertificazione possono essere richiesti mandando una mail all’indirizzo del Consorzio: apiudine@apicoltorifvg.it

Ricordiamo inoltre l’importanza di limitare al massimo le uscite e che le dichiarazioni devono essere veritiere ed utilizzate solo per le indispensabili visite in apiario: le sanzioni previste a seguito di controlli sono infatti molto pesanti.

Il Presidente – Luigi Capponi