Da circa una settimana i grappoli bianchi dell’acacia si sono schiusi nella bassa e media pianura ed alla sera si sentiva, fino a pochi giorni fa, nuovamente il profumo di cui ci eravamo dimenticati.
Purtroppo il maltempo è iniziato e la situazione nella prima settimana di maggio è la seguente:
Purtroppo il maltempo è iniziato e la situazione nella prima settimana di maggio è la seguente:
- bassa e media pianura: importazione abbastanza buona
- valli del Natisone, alta pianura e pedemontana: fioriture al momento ritardate (speriamo nella clemenza del meteo per produrre qualcosa)
In quest’annata le fioriture primaverili (tarassaco, colza, ciliegio, ecc.) hanno comportato importazioni nella media piuttosto buone. Di conseguenza le famiglie, avendo una forza sopra la media, sono stimolate nella costruzione di celle reali.
Tutto ciò, ove non sono stati effettuati i controlli, ha generato la formazione di numerosi sciami segnalati in tutti gli aerali della provincia.
Vi ricordo che, solitamente a partire da metà di aprile, è necessario effettuare delle visite settimanali sia per verificare lo stato delle famiglie – pareggiando eventualmente le forze sui vari alveari – sia per il controllo dell’eventuale presenza di celle reali in formazione.
Nel caso in cui queste ultime fossero presenti, per evitare la formazione di sciami e quindi la riduzione della produzione, è necessario mettere in pratica le varie tecniche per evitare l’eventuale “febbre sciamatoria”.
Sul sito del Consorzio potete trovare i filmati realizzati dal compianto dott. Giorgio Della Vedova dove sono spiegati in modo pratico i vari metodi per il controllo di quanto sopracitato.
Vi ricordo, inoltre, che la sola asportazione delle celle reali non risolve il problema; infatti le api, se la famiglia è in ” febbre sciamatoria”, riducono drasticamente l’importazione di nettare.
Nota importante: gli sciami che non si riescono a catturare e quindi non sono trattati per il contenimento della Varroa diventano potenziali veicoli per la reinfestazione autunnale.
Consiglio: in caso di cattura di sciami si suggerisce di effettuare dopo 5 – 7 giorni un trattamento con acido ossalico per eliminare la Varroa foretica presente sulle api.
Durante le nostre visite in vari apiari abbiamo rilevato problematiche di virosi sulle api adulte. I sintomi solitamente sono quelli di una notevole presenza di api nere o api tremolanti sia sui predellini che sui telaini; in caso si rilevino queste situazioni vi richiediamo di contattare i tecnici del consorzio per le verifiche in apiario.
In questi giorni sono state inviati agli apicoltori i moduli per la prenotazione dei farmaci per il trattamento contro la Varroa; vi richiediamo di reinviarli compilati entro la data di scadenza in quanto abbiamo la necessità di effettuare, a breve, gli ordini del materiale alle ditte fornitrici.
Sperando nella clemenza del meteo auguriamo una buona stagione a tutti.
Tutto ciò, ove non sono stati effettuati i controlli, ha generato la formazione di numerosi sciami segnalati in tutti gli aerali della provincia.
Vi ricordo che, solitamente a partire da metà di aprile, è necessario effettuare delle visite settimanali sia per verificare lo stato delle famiglie – pareggiando eventualmente le forze sui vari alveari – sia per il controllo dell’eventuale presenza di celle reali in formazione.
Nel caso in cui queste ultime fossero presenti, per evitare la formazione di sciami e quindi la riduzione della produzione, è necessario mettere in pratica le varie tecniche per evitare l’eventuale “febbre sciamatoria”.
Sul sito del Consorzio potete trovare i filmati realizzati dal compianto dott. Giorgio Della Vedova dove sono spiegati in modo pratico i vari metodi per il controllo di quanto sopracitato.
Vi ricordo, inoltre, che la sola asportazione delle celle reali non risolve il problema; infatti le api, se la famiglia è in ” febbre sciamatoria”, riducono drasticamente l’importazione di nettare.
Nota importante: gli sciami che non si riescono a catturare e quindi non sono trattati per il contenimento della Varroa diventano potenziali veicoli per la reinfestazione autunnale.
Consiglio: in caso di cattura di sciami si suggerisce di effettuare dopo 5 – 7 giorni un trattamento con acido ossalico per eliminare la Varroa foretica presente sulle api.
Durante le nostre visite in vari apiari abbiamo rilevato problematiche di virosi sulle api adulte. I sintomi solitamente sono quelli di una notevole presenza di api nere o api tremolanti sia sui predellini che sui telaini; in caso si rilevino queste situazioni vi richiediamo di contattare i tecnici del consorzio per le verifiche in apiario.
In questi giorni sono state inviati agli apicoltori i moduli per la prenotazione dei farmaci per il trattamento contro la Varroa; vi richiediamo di reinviarli compilati entro la data di scadenza in quanto abbiamo la necessità di effettuare, a breve, gli ordini del materiale alle ditte fornitrici.
Sperando nella clemenza del meteo auguriamo una buona stagione a tutti.
Maggio 2025
Il tecnico: Roberto De Cecco